Care consorelle
e cari confratelli,
sin dai tempi
più remoti, l’umanità ha cercato di studiare i segni in grado di presagire il
futuro. Il contatto con la natura e i quattro elementi ha permesso poi di
sviluppare svariate tecniche divinatorie, dall’idromanzia (divinazione
dell’Acqua), passando per l’aeromanzia (divinazione dell’Aria) fino alla
piromanzia (divinazione del Fuoco). Ed è all’arte divinatoria legata
all’elemento Terra che negli antichi culti pagani era dedicata la giornata di
oggi: la geomanzia (dal greco ge,
terra e manteia, divinazione).
Nota già in Asia in epoca sumerica, questa pratica magica si è poi diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, dove ha avuto il suo culmine fra la Grecia e Roma. Una mantica molto simile era usata anche dai Celti, basata però sui punti di forza del suolo terrestre. Ma in cosa consiste quest’arte? Le forme sono molte, a seconda delle epoche e dei luoghi geografici, ma a fondamento c’è sempre il responso della Terra intesa in senso materiale, che sia terriccio lanciato in aria o supporti con incisi i simboli dell’arte. Quello che dovrebbe interessare alle streghe moderne è mantenere il contatto con l’elemento, per cui consiglio sempre di incidere i sedici simboli geomantici non su delle carte ma su dei sassi. I simboli spaziano dalle emozioni alle caratteristiche interiori dei consultanti e le corrispondenze e le interpretazioni sono rintracciabili su qualunque manuale o sito web a tema (vedi la scheda Geomanzia), ma rimane valido il gesto più antico del mondo: il lancio di queste piccole parti di terra, come sabbia, come dadi, e lo studio dei collegamenti risultanti fra i simboli caduti, all’apparenza in maniera casuale.
Nota già in Asia in epoca sumerica, questa pratica magica si è poi diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, dove ha avuto il suo culmine fra la Grecia e Roma. Una mantica molto simile era usata anche dai Celti, basata però sui punti di forza del suolo terrestre. Ma in cosa consiste quest’arte? Le forme sono molte, a seconda delle epoche e dei luoghi geografici, ma a fondamento c’è sempre il responso della Terra intesa in senso materiale, che sia terriccio lanciato in aria o supporti con incisi i simboli dell’arte. Quello che dovrebbe interessare alle streghe moderne è mantenere il contatto con l’elemento, per cui consiglio sempre di incidere i sedici simboli geomantici non su delle carte ma su dei sassi. I simboli spaziano dalle emozioni alle caratteristiche interiori dei consultanti e le corrispondenze e le interpretazioni sono rintracciabili su qualunque manuale o sito web a tema (vedi la scheda Geomanzia), ma rimane valido il gesto più antico del mondo: il lancio di queste piccole parti di terra, come sabbia, come dadi, e lo studio dei collegamenti risultanti fra i simboli caduti, all’apparenza in maniera casuale.
Che la Dea vi
mandi buoni auspici!
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