giovedì 21 dicembre 2017

21 dicembre 2017: "Buon solstizio d'inverno!"

Tanti auguri per il solstizio invernale!


Care consorelle e confratelli,
volevo augurare a tutti voi un buon solstizio invernale, che quest'anno cade nella giornata di oggi alle ore 16.28.
Se siete curiosi di scoprire maggiori informazioni sulla magica e buia notte dopo di cui il sole comincia a rinascere, vi consiglio i miei post degli anni passati Il solstizio d'inverno e Il vischio e il solstizio d'inverno.
Se invece vi va di leggere storie a tema, vi ricordo che intorno a questa notte ruotano sia Il diavolo e la strega, sia alcuni racconti della raccolta Killer di cuori e altri semi, sia Le spose della notte (che prosegue con Luna di notte - Le spose della notte 2 e La fine della notte - Le spose della notte 3. Alcuni personaggi di questa serie tornano poi in Legione Magica, sequel di Spettabile Demone, mentre L'Alchimista Innominato è più primaverile e Pandemonium Road più... 'fuori dal tempo.'
Che la Dea vi benedica

mercoledì 6 dicembre 2017

L'epidoto

Per stimolare immagini di tranquillità.


Care consorelle e confratelli,
appartenente alla famiglia dei silicati, l’epidoto è una pietra di colore verde scuro o verde (ma si trova anche grigia e nera), con inclusioni di feldspato rosa o rosso (in questi casi si chiama 'unakite'). Come minerale è stato scoperto nel 1800 e non ci sono dunque indicazioni precedenti riguardo le sue proprietà in cristalloterapia.
Tendenzialmente, oggi, l'epidoto viene utilizzato per stimolare immagini di tranquillità e rendere di conseguenza più pazienti; favorisce il riposo e il recupero a seguito delle malattie; migliora il proprio rendimento e aiuta a superare le frustrazioni derivate dagli insuccessi.
Sul piano fisico, la litoterapia indica l’epidoto come uno stimolante del sistema immunitario; promuove in particolare le funzioni del fegato e la produzione di bile, dunque la digestione.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Assianir, Wikimedia Commons

martedì 5 dicembre 2017

La dumortierite

La pietra della fiducia e della pazienza.


Care consorelle e confratelli,
questo minerale non notissimo di un bel colore blu-azzurro screziato - per cui viene spesso confuso con il quarzo blu o la sodalite - prende il suo nome dal paleontologo francese Eugene Dumortier, che ne parlò a partire dal 1881.
Si tratta di una gemma della fiducia, soprattutto in se stessi, perché ci dona forza, tranquillità e ottimismo nelle avversità, nonché a superare i momenti di ansia e i bisogni compulsivi legati alle dipendenze (fumo, alcol, etc.), rafforzando la nostra autostima; è di conseguenza anche una pietra della pazienza: elimina la cocciutaggine, l’irritabilità e il nervosismo in generale.
Sul piano fisico, combatte mal di testa, spasmi intestinali, nausea, vomito e vertigini; attenua inoltre le infiammazioni della pelle.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Parent Géry, Wikimedia Commons

venerdì 1 dicembre 2017

L'emimorfite

Una lucentezza che genera calma.


Care consorelle e confratelli,
l’emimorfite è una pietra celeste nota in precedenza anche con il nome di “calamina.” Spesso la troviamo associata con altri minerali, solitamente in formazioni cristalline molto luminose. Grazie proprio alla lucentezza vitrea del suo colore, si presta per generare negli individui un temperamento calmo, sereno e pacifico, riducendo il nervosismo e promuovendo la concentrazione sugli obiettivi; è anche una pietra di protezione, perché aiuta a riconoscere le influenze negative esterne, in modo da potersi difendere.
In litoterapia, è considerata un ottimo ricostituente energetico, nonché un coadiuvante nei problemi relativi alla circolazione sanguigna e all’ulcera. Agisce inoltre su scottature, dermatiti e verruche.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Kora27, Wikimedia Commons

giovedì 30 novembre 2017

La variscite

Per promuovere la capacità di ascolto.


Care consorelle e confratelli,
questa pietra appartenente alla famiglia dei fosfati ha un colore che va dal  verde pallido al verde intenso ed è stata scoperta nel 1837 nel circondario Vogtlandkreis, in Germania, per cui è conosciuta anche come Variscia, in onore della terra di origine.
Si tratta di una pietra che promuove la verità, favorendo la capacità di ascolto e la comunicazione chiara e onesta; aiuta a rimanere presenti nelle situazioni, fornendo coraggio, razionalità e lucidità mentale.
Utile contro la stanchezza, calma nervosismo e inquietudine e, sempre sul piano fisico, combatte bruciori di stomaco, gastriti, reumatismi e gotta.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

mercoledì 29 novembre 2017

La cacoxenite

Sferette a ciuffi per promuovere la chiaroveggenza.


Care consorelle e confratelli,
il nome di questa pietra deriva dal greco κακός (“sbagliato”, “errato”) e ξενός (“straniero”), in parole povere significa "cattivo ospite", perché, quando veniva trovata nei depositi di ferro, il fosforo ne abbassava la qualità in corso di fusione. Di un colore che va dal giallo paglierino al marrone/bruno, si presenta in aghi a ciuffi, con i cristalli disposti a formare una stella o una sferetta, o inclusa in altre pietre quali l'ametista, come nell'immagine.
Si trova in Germania, Svezia, Francia, Stati Uniti e Marocco.
Legata agli elementi Fuoco e Aria, in cristalloterapia, la cacoxenite aiuta nella meditazione, porta serenità e nuove idee, e promuove la chiaroveggenza, mentre sul piano fisico è utile per la rigenerazione delle cellule e per favorire il sonno dei neonati.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 23 novembre 2017

La pietersite

Un aiuto psicologico da un 'assemblaggio' di altre gemme.


Care consorelle e confratelli,
questa pietra appartenente alla famiglia dei quarzi, si presenta con un colore scuro tendente al blu e il dorato, perché è formata da varie altre gemme tra cui l’occhio di tigre, l’occhio di falco e l’ematite.
Dal punto di vista della tradizione magica, è una gemma legata all’emotività, anzi, alla calma, e ci aiuta ad agire in modo ponderato per affrontare le difficoltà; di conseguenza, sul piano fisico, favorisce la guarigione di tutti i malesseri legati alle eccessive preoccupazioni, come il mal di testa e il mal di stomaco. Questo ‘aiuto psicologico’ ci fa superare i condizionamenti e stabilire una nostra verità; ci rende più aperti, ma al tempo stesso ci fa mantenere le debite distanze dagli eventi, in modo che possiamo giudicarli in maniera oggettiva.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Maimaid, Wikimedia Commons

mercoledì 22 novembre 2017

La blenda

Una pietra per il rinnovo energetico.


Care consorelle e confratelli,
la blenda è un solfuro di zinco, per cui si presenta di colore giallo con venature argentee e blu. Chiamata anche ‘sfalerite’ è una pietra che rinnova le energie psichiche stagnanti, rimuovendo quelle vecchie, così come i traumi da esse derivati. Ci aiuta dunque a risollevarci nei momenti bui e a donare una rinnovata lucidità ai nostri pensieri, favorendo anche nuove relazioni. Per questo motivo è considerata una pietra del cambiamento. Nello stesso modo, però, aiuta a eliminare le idee ossessive, promuovendo di conseguenza il sonno.
Sul piano più strettamente fisico, la blenda stimola i sensi dell’olfatto e del gusto; rafforza il sistema immunitario e la retina dell’occhio; attenua i sintomi del diabete ed è utile anche per la cura della pelle.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Jędrzej Pełka, Wikimedia Commons

martedì 21 novembre 2017

L'halite

Sapore quotidiano fra lampade e cuscini.


Care consorelle e confratelli,
la halite non è nient’altro che salgemma, ovvero la forma cristallina del cloruro di sodio che utilizziamo comunemente come sale da cucina, tanto che sembra quasi ovvio segnalare fra le sue proprietà quella di alzare la pressione sanguigna. Per uso esterno, aiuta inoltre a combattere le infezioni dell’epidermide e quelle delle vie respiratorie, ma è bene ricordare anche che, per la sua tendenza di assorbire l’umidità, la conservazione deve avvenire in un luogo fresco e asciutto.
Sin dall’antichità, per le sue caratteristiche fisiche, l’halite non è mai stata usata in gioielleria, e i talismani si sono sempre ridotti a sacchettini di cotone o di lino da portare con sé; la tradizione ha sfruttato l’halite però anche per il confezionamento di cuscini caldi, da porre in corrispondenza di zone dolenti: avvolgere il sale nella stoffa, difatti, evita la dispersione e consente l’isolamento del calore.
Più la gemma è pura e più è efficace: la raffinazione del sale da cucina, infatti, toglie proprietà e minerali perché è volta a creare un alimento che doni sapore più che nutrimento. E riguardo la moda del sale himalayano... è un sale marino come tutti gli altri e, se costa di più, è solo perché si è fatto un bel po’ di chilometri per arrivare fino a noi. L’utilità del sale himalayano è circoscritta perlopiù alla varietà rosata, buona per la fabbricazione di lampade terapeutiche (fermo restando che l’effetto terapeutico è identico al nostro e cambia solo la suggestione cromatica).
Sul piano mentale, la tradizione assegna al sale la capacità di favorire un atteggiamento positivo e contrastare la depressione.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 16 novembre 2017

La bronzite

La 'pietra della cortesia'.


Care consorelle e confratelli,
la derivazione del nome di questa pietra è comprensibile a partire dalla visione del suo colore.
Chiamata anche “pietra della cortesia”, poiché mitiga la rabbia e l’aggressività, alleviando le tensioni sia fisiche sia mentali, aiuta di conseguenza a controllare lo stress e favorisce la lucidità necessaria per affrontare i problemi e prendere le decisioni migliori.
In litoterapia è usata per alleviare le contrazioni muscolari, gli spasmi e il dolore, inoltre per rafforzare i nervi e le gambe.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Ra'ike, Wikimedia Commons

mercoledì 15 novembre 2017

La linaria

Per problemi assai prosaici.


Care consorelle e confratelli,
la linaria è una pianta dal fusto eretto che in qualche caso può raggiungere il metro d'altezza. Ha foglie acute, fiori gialli disposti in spighe che spuntano in estate, e frutti in capsula.
Comune lungo fossati e nei terreni aridi, va recisa per intero (si può usare tutta la pianta) senza svellere la radice, in modo che possa germogliare di nuovo.
Ottima per insalate, si può unire ad altre erbe, per esempio il tarassaco.
Questa pianticella è usata in erboristeria contro le affezioni emorroidali.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 14 novembre 2017

La millerite

Ciuffi di aghetti di cristallo per ridurre l'ansia.


Care consorelle e confratelli,
la millerite deve il suo nome al mineralogista William Hallowes Miller ed è il minerale più ricco di nichel. Costituito difatti da solfuro di nichelio, si rinviene perlopiù in masse di ematite, siderite, marmi o calcite, ma anche nei giacimenti di carbone o in geodi di quarzo. Cristallizza in ciuffi di aghetti sottili color ottone o verdastri, in masse compatte lamellari o in piccoli cristalli. Per alterazione, può ricoprirsi di carbonati di nichel o idrossido di nichel (in questo caso prende il nome di ‘jamborite’). Si trova in Germania, ex Cecoslovacchia, Stati Uniti e Canada, e nel nostro paese è diffusa nelle zone intorno a Bologna, Modena e in alcune miniere della Sardegna.
In cristalloterapia, stimola l'intelletto, aiuta a eliminare gli aspetti negativi del proprio ego, riduce l'ansia, e favorisce l'attività dei capillari aumentando l'elasticità dei tessuti.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Didier Descouens, Wikimedia Commons

giovedì 9 novembre 2017

L'howlite

Per favorire la consapevolezza di sé.


Care consorelle e confratelli,
l’howlite deriva il suo nome da Henry How, il chimico, geologo e mineralista canadese che l'ha scoperta nel 1868 in Nuova Scozia. Di colore bianco fibroso con venature nere, è nota per la proprietà di favorire la consapevolezza di sé, nonché per quelle di incrementare la creatività e calmare le emozioni; stimola di conseguenza l’indipendenza della persona e la capacità di prendere il controllo cosciente delle proprie azioni.
Sul piano fisico, facilita un sonno profondo e riposante, ma in genere aiuta anche a rilassarsi e liberare la tensione muscolare; calma inoltre le irritazioni cutanee e regolarizza gli scambi di liquidi nell’organismo.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

mercoledì 8 novembre 2017

La cariofillata

Una pianta utile ma molto fragile.


Care consorelle e confratelli,
la cariofillata è una pianta nota in erboristeria per il suo aroma che ricorda quello del garofano. Può raggiungere i 40-50 cm d'altezza, ha molte radici, un fusto eretto e foglie (pennosette e dentate) disposte a rosetta. I piccoli fiori gialli sono molto fragili, perché i petali si sfaldano o volano via al minimo tocco. La si trova ai margini dei boschi e delle siepi, dalla pianura alla montagna e fiorisce dalla primavera all'estate. In genere se ne raccolgono le foglie tenere, recidendole, lasciando dunque intatta la piantina.
In cucina la cariofillata è usata per insalate e minestre, ma anche in frittate, oppure accompagnata a formaggi.
In fitoterapia, questa pianta è utilizzata (essiccata) come depurativa, astringente, stimolante dell'afflusso di sangue nella zona pelvica, e anche come digestivo.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Puusterke, Wikimedia Commons

martedì 7 novembre 2017

La gibbsite

Per i disturbi del collo e della schiena.


Care consorelle e confratelli,
la gibbsite è un idrossido di alluminio il cui nome deriva da quello del  mineralogista statunitense George Gibbs. Questo minerale è conosciuto anche come 'idrargillite' (dal greco “υδώρ”, ovvero “acqua e argillite” perché, se riscaldata, produce acqua).
Si presenta in masse scagliose, stalattitiche, oppure in aggregati raggiati di cristalli lamellari, di colore biancastro e lucentezza madreperlacea. I cristalli in genere sono di aspetto tabulare, di scarsa lunghezza (solo di rado superano i pochi centimetri).
La troviamo in Russia, sui monti Urali, ma anche in Norvegia, Brasile, e a Richmond, nel Massachusetts, dove venne osservata per la prima volta da Gibbs.
In cristalloterapia, favorisce l'indipendenza nel lavoro e l'iniziativa nelle imprese, e sul piano fisico è utilizzata per i disturbi del collo e della schiena.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

lunedì 6 novembre 2017

La prehnite

La pietra dei sogni, della meditazione e delle profezie.


Care consorelle e confratelli,
la prehnite è la pietra dei sogni, della meditazione e delle profezie, ed è stata a lungo utilizzata dagli sciamani e dagli indigeni del Sudafrica. La leggenda tramanda quindi che si tratta di una pietra ottima per le predizioni, dato che incentiva la spiritualità e la capacità di cogliere il soprannaturale. Guida per lo spirito, favorisce il legame fra la volontà e il cuore, di conseguenza aiuta la ragione ad agire in maniera positiva. Insegna dunque a essere oggettivi e a indirizzare in maniera giusta i sentimenti nei confronti degli altri. È nota difatti anche come pietra dell´amore incondizionato
Sul piano fisico, la prehnite favorisce l´eliminazione delle tossine, stimola il metabolismo dei grassi e promuove in generale i processi di rigenerazione dell'organismo.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

domenica 5 novembre 2017

Il coronopo

Per un'insalata digestiva.


Care consorelle e confratelli,
il coronopo è un'erbacea di circa 10-20 cm che fa parte della famiglia delle piantaginacee. Ha una radice biancastra, foglie pennate riunite in rosetta, fiori su una spiga e un frutto in capsula contenente i semi.
Comune dal litorale alla collina, predilige i terreni salmastri e sabbiosi e si può trovare in larghe macchie. Solo dove abbonda, però, va raccolta, senza intaccare il colletto.
Contiene tannino, gomma, mucillagine, pectina e un olio essenziale non molto sfruttato in erboristeria.
In cucina è utilizzata nelle insalate (noto è anche il nome di 'misticanza'), mentre in fitoterapia trova impiego come digestivo, per un corretto funzionamento del fegato.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: NYPL, Wikimedia Commons

sabato 4 novembre 2017

Lo psilomelano

Un gruppo incerto dal passato.


Care consorelle e confratelli,
‘psilomelano’ (dal greco psilós, spoglio, liscio+mélas-anos, nero) è un nome oggi ormai poco utilizzato, sfruttato semmai nell'800 per richiamare un gruppo di minerali, perlopiù ossidi di manganese e bario con quantità diverse di acqua. In genere si presenta in creste o masse compatte nere lucenti, ma le forme possono essere spesso più bizzarre, soprattutto se all’interno di composizioni varie. Viene estratto soprattutto in Sassonia, Messico, Russia e India, mentre nel nostro paese si trova in particolare nei giacimenti sardi.
In litoterapia, è utilizzato per rimediare ai disturbi emotivi, favorire gli stati di trance e i viaggi mentali, e per purificare le mucose dei polmoni.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: mineraly.sk, Wikimedia Commons

giovedì 2 novembre 2017

L'ulexite

La 'Pietra Televisione.'


Care consorelle e confratelli,
l’ulexite deriva il suo nome dal chimico tedesco George Ludwig Ulex (1811-1883) ed è chiamata anche ‘Pietra Televisione’ o ‘Pietra Televisiva’, perché ha proprietà ottiche grazie alle quali possiamo cogliere aspetti della realtà che altrimenti ci sfuggirebbero.
La struttura del minerale disloca l'immagine, proiettandola sulla sua superficie e dando l'impressione di trovarsi di fronte a un minuscolo schermo televisivo. Piace molto ai bambini, che si divertono a osservarne le proprietà. Per esempio, mettendo un foglio scritto sotto la pietra, è possibile leggere le lettere sulla faccia superiore.
Per tradizione, l’ulexite di conseguenza aiuta a vedere le cose come sono veramente, smascherando illusioni e ingenuità, nonché attivando il Terzo Occhio.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rock Currier, Wikimedia Commons

martedì 31 ottobre 2017

Buon Halloween/Samhain 2017!

Tanti auguri per il Capodanno delle streghe!


Care consorelle e confratelli,
volevo augurarvi tutto il meglio per questo Samhain 2017, che nella Vecchia Religione era considerato il Capodanno 'della Natura', in quanto siamo ormai costretti a salutare la stagione calda per accogliere quella fredda.
Se siete curiosi di conoscere ulteriori dettagli su questa magica festa e vi siete persi i post degli anni passati, vi rimando ai link Le origini di Hallowe'en e Buon Samhain con... la zucca!
Se invece avete voglia di leggere storie a tema, vi ricordo la mia trilogia sulle streghe Le spose della notte (Le spose della notte, Luna di notte - Le spose della notte 2 e La fine della notte - Le spose della notte 3). Alcuni personaggi di questa serie tornano in Legione Magica, sequel di Spettabile Demone. A tema streghe sono anche l'autoconclusivo Il diavolo e la strega e la raccolta Killer di cuori e altri semi, mentre L'Alchimista Innominato e Pandemonium Road sono rispettivamente una rivisitazione trecentesca-fiorentina dei Promessi Sposi (con un Innominato protagonista romance dedito all'alchimia) e un distopico post-apocalittico sugli zombie.
Che la Dea vi benedica

lunedì 30 ottobre 2017

Il gallio

Dalla cucina alla farmacopea.


Care consorelle e confratelli,
il gallio è un'erbacea che può raggiungere il metro d'altezza, ha foglie verdi nella parte superiore e opache in quella inferiore, fiori gialli riuniti in pannocchia dal gradevole profumo e produce un frutto che, una volta maturo, si separa in due parti.
Comune in lunghe estensioni sia ai margini delle strade sia nei campi incolti, si raccoglie in primavera. Se ne utilizzano i germogli, che in cucina si consumano in insalate, mentre in fitoterapia sono note le sue proprietà antispasmodiche e sedative in caso di uricemie.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: follavoine.net, Wikimedia Commons

domenica 29 ottobre 2017

La rosasite

Per favorire il rafforzamento della propria fede nella natura.


Care consorelle e confratelli,
la rosasite è un minerale poco conosciuto che prende il nome dalle miniere di Rosas, in provincia di Cagliari, dov'è stata scoperta non molto tempo fa.
Si presenta in croste fibrose o cristalli minuscoli che formano masse globulari, ma, considerando che l’origine di questa pietra è secondaria, la si trova comunque nei siti di ossidazione delle miniere di rame, zinco e piombo.
In cristalloterapia, calma le emozioni e favorisce il rafforzamento della propria fede nella natura dell'universo; aiuta inoltre a seguire il proprio istinto.
Sul piano fisico, è utile per rinnovare i tessuti danneggiati da fratture e in generale per i disordini degli organi interni.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

venerdì 27 ottobre 2017

Il larimar

La pietra di Atlantide emersa dal mar dei Caraibi.


Care consorelle e confratelli,
scoperta nel 1916 nella Repubblica Dominicana dal sacerdote spagnolo Miguel Domingo Fuertes, questa pietra destò attenzione solo nel 1974 quando un americano, Miguel Mendez, la riscoprì sulle stesse spiagge. Il nome deriva difatti da quello di sua figlia Larissa combinato alla parola “mare”, per il tipico colore limpido del mare dei Caraibi (è conosciuta anche come pectolite blu o ‘pietra delfino’). Curioso che il fotografo e chiaroveggente Edgar Cayce avesse predetto che dai Caraibi sarebbe emersa una pietra blu di origine atlantidea dalle proprietà straordinarie. Pare difatti che il larimar sia in grado di bilanciare tutte le polarità energetiche: calma la paura, allevia lo stress, e al tempo stesso è fonte di ispirazione e di chiarezza di pensiero. Pietra sia di origine marina sia vulcanica, è considerata un frutto dell’utero dell’Oceano, di conseguenza avvicina sia alle divinità acquatiche sia a quelle terrestri ed è utile per riacquistare il senso di collegamento con la Grande Madre.
Sul piano fisico, è utilizzata in caso di febbre e infiammazioni, per sciogliere blocchi articolari e muscolari, e per le malattie da raffreddamento.
Che la Dea vi benedica

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martedì 24 ottobre 2017

Le spose della notte in promo

Halloween si avvicina. Le mie streghe si preparano con due giorni di promo gratuita sul volume 1!


I potenti maghi che stanno cercando di sedurti possono dire il falso o il vero. Solo tu puoi scoprire chi ha ucciso le tue compagne di congrega.

Notte di Halloween. Dunia sta festeggiando in un locale con le compagne della Congrega, quando una consorella viene misteriosamente uccisa. L’amico Sabisto, appartenete al credo esoterico della Loggia, protegge le streghe con un rito di magia sessuale, e le aiuta a indagare non solo sulla morte della consorella, ma anche su quella di tutti i compagni trucidati quella stessa notte. I loro cammini s’intrecciano con quelli di tre membri dell’oscura Cabala: il seducente Elias, l’ex confratello Ramòn e il mezzelfo Fulke. I maghi forniscono tre diverse versioni dei fatti. Secondo Elias è la Loggia che le sta manipolando per i suoi scopi; ma per Ramòn, che si dichiara doppiogiochista per proteggerle, la colpa è proprio di Elias, che ha in mente un progetto assolutista per portare avanti un unico credo. E poi c’è Fulke, che afferma di appartenere ai servizi segreti magici. Dunia potrà fidarsi di quest’uomo tanto arcano e bizzarro?

Genere: urban fantasy/paranormal romance
Numero di pagine: 286
Editore: Self
Prezzo: 1,99 euro
Data di uscita: 1 ottobre 2015
Su Amazon: www.amazon.it/dp/B0160RQW94
(anche per Kindle Unlimited)

Per chi non possiede un lettore Kindle:

questo link è possibile scaricare un'applicazione gratuita per leggere gli ebook di Amazon su tutti i tipi di cellulari, tutti i sistemi del fisso o, ancora più comodo, sul tablet.

LEGGI ALCUNI ESTRATTI GRATUITI

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"Imprevedibile, ironica, realista nonostante racconti mondi immaginari.  Anonima Strega aveva già dato sfoggio di originalità nel precedente lavoro Spettabile Demone, e ancor più in questa nuova favola dark vietata ai minori, fa valere la sua capacità di sognare e di far sognare, e nel contempo la maturità di saper guardare in faccia con concretezza i rapporti interpersonali: esasperando le dicotomie, ridimensionando maghi, streghe, creature magiche, rendendoli imperfetti, confusi, fallibili, ambigui e bugiardi perfino con se stessi. Trasmettendo al lettore tutto e il contrario di tutto." - La recensione completa su Sognando tra le righe

"Impossibile prevedere durante la lettura l'andamento degli eventi delineati con grande realismo ed un pizzico di ironia, si parla di magia e di mondi fantastici ma è evidente la bravura di questa autrice che riesce a rendere reale il fantastico, credibile il magico e ad umanizzare personaggi non comuni con delle dinamiche interpersonali profonde e per nulla scontate. (...) Un romanzo di una originalità unica." - La recensione completa su Storie di notti senza luna

"La sessualità svolge un ruolo determinante nell’intera storia, non al semplice scopo di rendere piccante la narrazione ma in quanto canale privilegiato attraverso cui fluisce la magia, così come la tradizione insegna. L’eros, all’occorrenza, può veicolare rituali di protezione, divenire uno strumento di attacco o un efficace mezzo per penetrare la corazza del possibile nemico e, nel caso specifico, si rivelerà anche profondamente legato al movente degli omicidi. Nessun delitto passionale, ma questioni più profonde che attengono alla sopravvivenza stessa di una stirpe magica in un mondo che sembra votarla all’estinzione." - La recensione completa su Il Flauto di Pan

"Trovo che la scelta di affiancare a ogni strega un nemico da combattere e un alleato al proprio fianco è stato geniale; un triangolo perfetto dove ogni mago difende la propria verità portando alla luce delle giovani e ignare streghe i piani sia della Cabala che della Loggia. Ho apprezzato i protagonisti e coprotagonisti della storia, descritti minuziosamente e facendo risaltare non solo i loro pregi e difetti, ma sopratutto le loro particolarità. (...) Un paranormal che va letto e assaporato, perché no, magari proprio la notte di Halloween, nella speranza che gli spiriti elementali siano a vostro favore." - La recensione completa su Romance and fantasy for cosmopolitan girls

"Le spose della notte è un libro ricco di movimento, di suspense, di mistero. E’ inoltre presente anche la componente sessuale, che non risulta eccessiva e che si mantiene sempre gradevole durante la lettura. Mi è piaciuto tantissimo lo stile dell’autrice, diretto ed immediato ma al tempo stesso elaborato e contorto, perché è riuscita a creare una situazione complessa e ingarbugliata che non stanca il lettore, ma che al contrario lo tiene sempre più legato alle pagine del libro con l’ansia di scoprire cosa succederà. Vi confesso che le ultime due notti non vedevo l’ora di mettermi comoda nel letto per riprendere la lettura del libro di Anonima Strega, che è riuscito definitivamente ad aggiudicarsi un posto nel mio cuore." - La recensione completa su Salotto dei libri

"Non c’è stato un solo capitolo che mi abbia annoiata o che non mi abbia convinto, nemmeno un vocabolo che avrei cambiato per rendere la lettura più scorrevole poiché, ai miei occhi, è apparso altamente affascinante e completo. Consiglio a chiunque di imbattersi in questo nuovo mondo di Anonima  Strega." - La recensione completa su Tratto rosa

"... via via che leggevo la trama si è fatta più fitta e intricata, i personaggi crescevano ed io mi sono ritrovata risucchiata da questa storia tanto surreale quanto reale, di una intensità straordinaria. (...) la strega Dunia, una figura atipica, diversa dal genere a cui siamo abituate, è una donna che sbaglia e che si fa trasportare dai sentimenti, che a volte si confonde ma che non molla mai." - La recensione completa su Emozioni fra le pagine

"Maghi e streghe non hanno nulla a che vedere con l’universo Potteriano, ma attingono le loro radici nel culto della magia bianca, la magia nera, la cabala, le congreghe, le festività celtiche, i riti per richiamare gli elementi… insomma io avevo gli occhi a cuoricino durante la lettura e non vi nascondo che ne avrei voluto molto ma molto di più." - La recensione completa su Il rumore dei libri

"Anonima Strega dosa bene i vari elementi che mette a disposizione del lettore, creando suspense, tensione e stupore in più punti del racconto senza tralasciare tutta la sfera degli altri sentimenti, che rimangono in questo modo immersi in un calderone nel quale si vuole al più presto essere rimessi." - La recensione completa su Bostonian Library

"Storia carina, avvincente, dove fino all’ultimo non sai chi siano i cattivi e chi i buoni. (...) Se vi piacciono le storie con streghe e maghi questo è il libro che fa per voi." - La recensione completa su Romanticamente Fantasy

"Trovo che Anonima possegga una dote rara, che quasi mai ho riscontrato nelle autrici romance: la capacità di affascinare il lettore, di tenerlo incollato alle pagine. Con questo non sto dicendo che il suo è un lavoro perfetto e privo di difetti. I difetti ci sono, ma finiscono in secondo piano non appena si entra un po’ in confidenza con i personaggi." - La mini recensione completa su escivere.com

Le spose della notte sono apparse su Babette Brown legge per voi - Romanticamente Fantasy - I miei sogni tra le pagine - Sil-ently aloud - Romance and fantasy for cosmopolitan girls - Sognando tra le righe - Il rumore dei libri - Franci lettrice sognatrice - Il colore dei libri - Leggimi nel pensiero - Il flauto di Pan - Regin La Radiosa - Leggere è un modo di volare senz'ali - Il mercatino dei libri fantasy - Leggere è sognare - Chicchi di pensieri - Atelier di una lettrice compulsiva - Leggere romanticamente - Happy Red Book - Vivere in un libro - Insaziabili letture - Emozioni fra le pagine - Tutto sui libri - Mille e un libro - Over the hills and far away - La bottega dei libri incantati - Italians do it better - Notting Hill Books - Libro Café - Bookland: viaggiando tra i libri - RebeccaMazzarella.it - The Reading's Love - Autori d'Italia - La libreria di Beppe - Bookoria.

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lunedì 23 ottobre 2017

La katophorite

Un nome difficile con una storia ancor più complicata...


Care consorelle e confratelli,
la katophorite (o catoforite) è stata descritta per la prima volta nel 1894, e per la revisione della nomenclatura avvenuta nel 1978 era ‘ferro-katophorite.’ Un’ulteriore revisione nel 1997 ha cambiato il nome in magnesiokatophorite, per diventare semplicemente katophorite con la revisione del 2012. Insomma, una storia turbolenta per denominare questo minerale, di cui se non altro conosciamo a questo punto i principali componenti. La pietra deriva tuttavia il suo nome dal greco 'kataphora' (καταφορά) , ovvero "precipitare", in riferimento alla sua origine vulcanica.
In cristalloterapia, è considerata una pietra di protezione; infonde coraggio e aiuta a superare i cambiamenti mantenendo la propria personalità; sul piano fisico, invece, è utile in caso di problemi muscolari o alla trachea.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: David Hospital, Wikimedia Commons

domenica 22 ottobre 2017

La pastinaca

Per un corretto funzionamento del fegato.


Care consorelle e confratelli,
pianta aromatica che va dai 3 ai 10 cm di altezza, la pastinaca è comune lungo i fossati, i campi e gli orti, dove può essere anche coltivata. Fiorisce in estate, ma si raccoglie in primavera prima che emetta il fusto.
In cucina, la si può consumare come verdura nelle insalate, oppure per aromatizzare il brodo.
Contiene molti grassi, dunque molte calorie, e in erboristeria è usata come stimolante della contrazione della cistifellea, perché favorisce lo svuotamento della bile nel duodeno.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

sabato 21 ottobre 2017

L'heulandite

Un piccolo aiuto per superare i nostri limiti.


Care consorelle e confratelli,
l’heulandite non è a ben vedere un’unica pietra, ma una serie di minerali appartenenti al gruppo delle zeoliti. I cristalli si presentano tabulari, ma possono essere anche prismatici. Di solito è di colore bianco, ma in base alle inclusioni può essere pure arancio, giallo, rosso o verde, di conseguenza la lucentezza è sia vitrea sia madreperlacea.
A occhio nudo si può confondere con la stilbite, e le differenze si possono rilevare solo al microscopio. Fu August Breithaupt nel 1818 a distinguere per la prima volta le due pietre, e allo stesso risultato arrivò in maniera indipendente Henry James Brooke nel 1822, seppure fu lui a ‘battezzarla’ dal nome del collezionista di minerali Henry Heuland.
Si trova nelle cavità delle rocce basaltiche, ma talvolta anche in quelle metamorfiche e sedimentarie, perlopiù in Islanda, nelle Isole Faroe, in India e nel nostro Tirolo.
In cristalloterapia aiuta a superare i limiti, mentre sul piano fisico combatte i disturbi della crescita e i problemi dei piedi.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

venerdì 20 ottobre 2017

La cardamine

Il 'crescione dei prati' come antianemico.


Care consorelle e confratelli,
questa piantina che va dai 15 ai 30 cm è comune nei prati e lungo i fossati fino alla montagna, fiorisce da aprile a giugno, ma la rosetta fogliare che possiamo usare è perenne.
In cucina è utilizzata nelle insalate, tuttavia, essendo nota anche come 'crescione dei prati', può essere sfruttata pure in tutti quei piatti che hanno come base il crescione d'acqua.
Contiene ferro e calcio, e in erboristeria è usata come antianemico e anabolizzante, ma anche contro i reumatismi e i crampi nervosi.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 19 ottobre 2017

La calcantite

Un fiore blu per realizzare tutti i desideri.


Care consorelle e confratelli,
la calcantite è un solfato idrato di rame di colore azzurro cupo e deriva il suo nome dal greco “χαλκός” (“rame”) e “ᾶνθος” (“fiore”), perché i suoi cristalli a forma di tavolette o prismi nell’insieme ricordano un bocciolo. Raramente si presenta in cristalli, perché perlopiù appare in piccole masse compatte, stalattitiche. Scoperta nel 1853 dal mineralogista tedesco Wolfgang Xavier Franz Baron von Kobell, si trova in Germania, Cile, Slovacchia e Spagna, mentre da noi è presente in Val d'Aosta, in provincia di Genova e sul Monte Argentario, in Toscana. Prodotta dall’ossidazione dei solfuri di rame, è stata osservata presso fumarole vulcaniche e nelle gallerie delle miniere.
La calcantite è solubile in acqua e ha un sapore sgradevole, adatto a scongiurare l’ingerimento (è velenosa), mentre all’aria si altera formando sulla superficie aggregati bianco-verdastri, difatti va conservata in contenitori ben chiusi.
Con una soluzione di solfato di rame satura, è fra l’altro possibile ottenerne una versione artificiale.
In cristalloterapia, la calcantite aiuta a fare le scelte giuste per arrivare alla realizzazione dei propri desideri, mentre sul piano fisico è usata per la cura di artriti e disordini del sistema riproduttivo.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Didier Descouens, Wikimedia Commons

mercoledì 18 ottobre 2017

Gli imbutini o campanula selvatica

Un emolliente dei nostri prati.


Care consorelle e confratelli,
i fiori violacei di questa piantina si trovano su peduncoli a forma di calice, da cui il nome 'imbutini' (ma sono conosciuti anche come 'campanula selvatica)'. L'erbacea può raggiungere un metro d'altezza ed è molto comune per boschi e prati, privilegiando zone umide e soleggiate.
Se ne raccolgono le tenere foglie, senza esfoliare del tutto la piantina e rispettandone il fusto. Contiene gomma, tannino e varie resine, e in erboristeria è utilizzata come emolliente. Le foglie vengono invece mangiate lesse come gli spinaci, e quindi trovano impiego in tutte le ricette in cui possono prenderne il posto.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 17 ottobre 2017

Il dioptasio

La gemma che risana dagli amori sbagliati.


Care consorelle e confratelli,
il nome di questa pietra deriva dalle parole greche "dia" (attraverso) e "optazo" (vedo), perché, attraverso la sua superficie verde, è possibile scorgere i piani di sfaldatura.
Per tradizione, si tratta della gemma che risana le ferite interiori, in particolare quelle riferite a relazioni sentimentali traumatiche. Per contro, aiuta pure chi vorrebbe non innamorarsi più a sciogliersi di nuovo, cancellando le delusioni e risvegliando i buoni sentimenti.
Il dioptasio, in definitiva, trasforma il negativo in saggezza, e apre il cuore a tutto quanto è disinteressato, donandoci la forza per gettare nuove fondamenta.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Assianir, Wikimedia Commons

lunedì 16 ottobre 2017

La mohawkite

La pietra sacra del popolo tibetano.


Care consorelle e confratelli,
la Mohawkite è una pietra sacra per il popolo tibetano. Chiamata anche 'pietra della voce divina', permette di collegarsi con le energie dell'Universo, creando un legame soprattutto con la Terra. Ideale per contrastare la non accettazione di se stessi e le situazioni stagnanti, rende in più flessibili, promuove il cambiamento e il rinnovamento dell'energia, ed è ottima anche per la meditazione (in questo senso, favorisce le aperture e la trasmissione-ricezione di messaggi attraverso il piano etereo).
Sul piano fisico, aiuta a diminuire i depositi di grasso in eccesso, rafforza il sistema immunitario, il fegato e la milza, e rende la pelle vellutata.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

domenica 15 ottobre 2017

Decotto di gramigna

Un valido coadiuvante per le calcolosi.


Care consorelle e confratelli,
già vi ho parlato della gramigna da un punto di vista magico, e oggi vorrei proporvi un decotto fatto con quest'erba comune dalla pianura alla montagna.
In fitoterapia, la gramigna è conosciuta per le proprietà diuretiche e come coadiuvante nelle calcolosi, per cui, se avete qualche problema in relazione a queste caratteristiche, potrete consumare un decotto purificante.
Vi occorreranno due manciate di rizoma di gramigna e un paio di litri d'acqua. Fate bollire l'erba in un litro d'acqua per circa un minuto, poi filtrate e gettate l'acqua di bollitura. Una volta che i rizomi sono stati lavati e pestati, fateli bollire di nuovo in un altro litro d'acqua per 10-15 minuti. In seguito potrete consumare il preparato dolcificato o meno.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

sabato 14 ottobre 2017

Tisana amara

Una bevanda amarognola ma dal gusto caldo.


Care consorelle e confratelli,
se sentite il bisogno di una tisana un po' amarognola ma dal gusto caldo, potete procurarvi della centaura, della genzianella, dell'origano e del ginepro (tutte piante di cui già vi ho parlato e di cui potete approfondire le proprietà cliccando sui rispettivi link).
Le erbe vanno unite in parti uguali e riposte in un luogo fresco e asciutto. Per conservare le proprietà amaro-digestive (il preparato sarà utile anche per i dolori di stomaco) è necessario che la tisana non venga zuccherata, ma, se proprio non potete farne a meno, servitevi di zucchero di canna, che manterrà invariati gli aromi.
Per la bevanda occorreranno solo due cucchiaini di miscela, da tenere in infusione in una tazza da tè colma d'acqua calda per 15 minuti. In seguito sarà possibile filtrare e gustare.
Che la Dea vi benedica

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venerdì 13 ottobre 2017

Il cardo mariano

Una pianta comune dalle tante proprietà.


Care consorelle e confratelli,
questa pianticella annua che fiorisce in estate può superare il metro d'altezza. Abbastanza comune nei campi incolti di pianura, forma di solito estensioni molto vaste e se ne possono raccogliere svariate parti: i germogli prima della fioritura, le foglie tenere e il ricettacolo del fiore. Sempre bene comunque lasciare qualche piantina intorno, per la riproduzione, anche perché il cardo ci donerà di nuovo le sue parti commestibili solo l'anno successivo.
In erboristeria il cardo mariano è molto sfruttato. Contiene tannino, amido, un amaro e ha proprietà antivertiginose, antiallergiche, decongestionanti, toniche e diuretiche.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 12 ottobre 2017

Decotto di romice

Un remineralizzante che favorisce la digestione.


Care consorelle e confratelli,
il romice (o lapazio) è una pianta comune nei luoghi incolti e se ne raccolgono le foglie recidendole alla base, in primavera, prima che diventino dure e di conseguenza immangiabili. Viene consumato in cucina cotto come gli spinaci (di cui ricorda il gusto) oppure è utilizzato per ripieni, ma è conosciuto anche in erboristeria grazie alla forte presenza di ferro, che lo rende un ottimo remineralizzante (ma è noto anche come astringente e digestivo).
Se ne può preparare un decotto con un cucchiaio di radici per mezzo litro d'acqua, da far bollire per circa 10 minuti. Il preparato dovrà rimanere in infusione per altri 20 minuti, prima di essere dolcificato a piacere e consumato.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: Accord H. Brisse, Wikimedia Commons

mercoledì 11 ottobre 2017

L'auricalcite

Un 'fiore d'ottone' dai petali di cristallo.


Care consorelle e confratelli,
l'auricalcite è un idrossicarbonato di zinco e rame, e deriva il suo nome dal greco ὁρείχαλκος ("rame di montagna"). È stata descritta per la prima volta nel 1839 a Lipsia, dal chimico Bottger, ed è detta anche "fiore d’ottone", perché si presenta in efflorescenze di piccoli cristalli di colore verde pallido tendente all'azzurro. La troviamo in cristalli isolati, ma spesso anche in aggregati tondeggianti a raggiera, a forma di ciuffi (i cristalli sono aghiformi o lamellari). È presente in Messico, USA, Giappone, Namibia, Grecia, Romania, Francia, Spagna e Inghilterra, mentre nel nostro paese è reperibile nelle zone di Grosseto, Como, Bergamo e Vicenza.
In cristalloterapia, l'auricalcite è utilizzata per incoraggiare la stabilità e l'intrepidezza, e in generale è una pietra di protezione.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: Parent Géry, Wikimedia Commons

martedì 10 ottobre 2017

La barba di becco

Dalle frittate agli aperitivi.


Care consorelle e confratelli,
la barba di becco (o "barba di frate", tra i nomi popolari più conosciuti) è una piantina che va dai 50 cm al metro d'altezza. Ha numerose radici, foglie appuntite e caratteristici fiori gialli.
Comune ma non troppo, predilige i prati e i bordi delle strade. Si raccoglie in maggio, prima della fioritura, mentre dopo si consiglia di raccogliere i semi e di spargerli se la si vuol rendere più... comune.
In cucina si usa tutta la pianta, per minestre o frittate, e il sapore dei giovani germogli ricorda quello degli asparagi. Dolciastra, può essere tuttavia consumata anche cruda in insalata.
Nella medicina popolare se ne sono rinvenute citazioni che la vedono come un aperitivo e un espettorante. 
Che la Dea vi benedica

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lunedì 9 ottobre 2017

L'ortoclasio

Un minerale che dona vivacità e finezza.


Care consorelle e confratelli,
l’ortoclasio è un minerale appartenente al gruppo dei feldspati, spesso incolore, ma le sue tonalità possono variare dal bianco-giallo grigiastro, fino al verdastro e al rosa chiaro, di conseguenza, anche la lucentezza cangia da vitrea a madreperlacea (in questo raggruppamento troviamo per esempio l’adularia).
Si trova all’interno di rocce intrusive ed effusive, ma anche negli scisti cristallini. Si presenta in cristalli prismatici di diverse forme, tozzi o tabulari, con sezione quadrata o rettangolare. I principali giacimenti sono in Madagascar, Birmania, Sri Lanka, Stati Uniti, Austria, Norvegia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Sudafrica, Canada e Inghilterra.
In cristalloterapia, dona vivacità e finezza, mentre sul piano fisico è utile per spina dorsale e denti.
Che la Dea vi benedica

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