lunedì 25 luglio 2016

Come ottimizzare il vostro blog

La situazione attuale di aggregatori e directory...


In un'era in cui tutto viene condiviso a stretto giro sui social network, sembrerebbe anacronistico parlare ancora di directory e aggregatori di news, ma, se si vuole ottimizzare il proprio sito, si tratta ancora di un metodo per incrementare - seppur non quanto come una volta - le visite, grazie a un posizionamento più alto sui motori di ricerca.

Non starò qui a spiegare gli aspetti utili a un buon posizionamento, ma contenuti interessanti, ben scritti, non copiati da altri blog, correlati a immagini, e pulsanti per la condivisione sono i primi aspetti a cui dobbiamo pensare, a seguito delle parole chiave giuste da inserire nella descrizione.

Ma cosa sono, esattamente, gli aggregatori e le directory?

Le DIRECTORY sono una sorta di elenco, guida o indice in cui i siti sono indicizzati per contenuto, una sorta di motore di ricerca a cui potete segnalare il vostro url. Fra quelle italiane ce ne sono molte da consultare, ma in genere hanno tempi di risposta che si aggirano intorno all'anno e l'inserimento non è garantito.

Questo succede in particolare con il richiestissimo The SpiderProfDirectory è consigliato, ma l'inserimento presenta numerosi problemi di link interrotti e test di verifica errati. Dmoz chiede di assegnare una licenza non esclusiva e gratuita per usare, pubblicare, copiare, editare, modificare o creare opere derivate dalla richiesta di inserimento. Per cui è a vostro rischio e pericolo. Su Safelist bisogna registrarsi, e le visite aumentano solo se si guadagnano punti visitando i siti degli altri. Non fa proprio al caso vostro, se cercate metodi di visibilità che non richiedano sforzi contrari a quanto state cercando di ottenere. Su Freeonline invece è tassativo che il sito contenga qualcosa di scaricabile gratuitamente, mentre La mia directory potrebbe avvisarvi che state violando alcune regole riguardo i contenuti anche se non è vero (il servizio a pagamento però sembra funzionare).

Tutto questo per dirvi che ho fatto un po' di lavoro preventivo per voi e, se proprio volete tentare con uno di questi grossi contenitori, provateci subito con Nettilandia, dove vi inseriscono rapidamente e senza troppe storie.

Proporre un sito non è difficile. In genere basta riempire un form di descrizione dei contenuti e, se si tratta di un blog su piattaforma, non è neppure necessario essere esperti di feed. Stessa cosa con gli AGGREGATORI di notizie, sorta di maxi-siti che accolgono le news dai vari indirizzi proposti. Il massimo che può essere richiesto, in corso di riempimento di form, è l'inserimento di un anti-pixel, ovvero quella sorta di pulsantini che vedete a fondo di questa stessa home scorrendola fino alla fine. Sono gli aggregatori stessi a fornirvi il codice html da inserire nei gadget.

Anche qui c'è da fare una scelta. Liquida è il più noto e di solito aggiunge i siti corposi da sé, senza bisogno di segnalarli, ma se vi trovate è sempre e comunque carino aggiungere in home il loro antipixel. Altri aggregatori, invece, hanno tempi di attesa lunghissimi e i siti talvolta non vengono accettati, senza motivo né un avviso. Ce ne sono alcuni, per esempio, come InTopic, OkNotizie di Virgilio, News.abc24.it o ZicZac che richiedono di farvi segnalare i post a uno a uno, e questo è un dispendio di tempo che da quando esiste Facebook farebbe strabuzzare gli occhi a chiunque; Limegator pretende poi almeno due news a settimana, e non è detto che tutti abbiano una vita tanto liscia da poterselo permettere; Diggita.it addirittura non è navigabile a causa dei pop up pubblicitari, mentre Feedsaggregator presenta moduli malfunzionanti.

Fra gli aggregatori a cui rivolgersi, oltre a Liquida, ci sono comunque i rapidi FedelissimoBloghissimo e Aggregatore che mi sento di suggerirvi.

Per quanto riguarda Blogstreet, Elenco blog, Riassunto, Addami e WebShake (quest'ultimo pare addirittura saltato) sono invece ancora in attesa di una risposta, ma i mesi trascorsi e l'inutile esposizione dell'antipixel già mi spingerebbero a sconsigliarveli. Alcuni di loro esigono che il sito sia attivo da almeno sei mesi, ma potrebbero non degnarvi di una risposta per altri misteriosi motivi...

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