domenica 31 gennaio 2016

Imbolc, Candelora, i Lupercalia e San Valentino

Alle origini delle feste di febbraio.


Care consorelle e confratelli,
nella notte fra il 31 gennaio e il 1° febbraio, le antiche religioni festeggiavano Imbolc, il Grande Sabba del Fuoco, consacrato alla corrispondente Dea elementale Brigit. La celebrazione, che non ha niente a che vedere con le forze malvagie descritte dai posteri, segnava l'approssimarsi della primavera. Era in definitiva una cerimonia di purificazione con cui terminava il periodo dell'anno più freddo (non a caso il mese in cui cade all'interno del calendario celtico degli alberi è quello di Luis, il sorbo, ovvero il risveglio dopo l'oscurità). La Chiesa vi ha poi sovrapposto - col 2 febbraio - Candelora, consacrata alla purificazione della Vergine e alla benedizione nel Tempio a quaranta giorni dal parto (per la tradizione ebraica, in questo periodo una donna era considerata impura). Le candele da benedire non sono altro che un simbolo di luce stagionale. Nell'antica Roma si festeggiava Giunone alle calende di febbraio, e originariamente Candelora veniva celebrata il 14 febbraio, come sovrapposizione dei Lupercalia, festa di fecondità e della fine dell'inverno; poi la data del 14 venne sostituita con San Valentino (denominata Festa dell'Amore nei culti precedenti, messi a tacere con il nuovo calendario).
In chiusura, vi segnalo che, in questi giorni di festa (da oggi al 2 incluso), anche "Spettabile Demone" sarà disponibile su Amazon a 99 centesimi, mentre lo sono sempre i due volumi della serie sulle streghe: Le spose della notte e Luna di notte (con volume conclusivo in arrivo il 14/2).
Che la Dea vi benedica

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